La situazione dell’azienda Atitech

Fino al 1989 l’Atitech curava la direzione tecnica dell’Ati, l’aerolinea fondata da Alitalia nel 1964 per i voli nazionali. Dopo l’incorporazione di Ati in Alitalia alla fine del 1994, Atitech ha continuato a curare la manutenzione della flotta Md80 e A321 di Alitalia.


Atitech, che ha sede a Capodichino, è uno dei più grandi centri per la manutenzione di velivoli a medio raggio in Europa, con personale di età media inferiore ai quarant’anni altamente secolarizzato e formato anche grazie a un contratto di programma finanziato dalla Regione Campania. Verso la metà degli anni ’90, Atitech è entrata nel mercato delle società di manutenzione, tanto da far crescere il numero degli operatori italiani e stranieri che affidano gli aerei di medio raggio all’azienda di Capodichino. (China northern, China eastern, Nouvelair Tunisie, Aerolineas argentinas, Swiss, Air Malta, Gecas, Iberia, North american airlines, Sterling, Aero nusantara Indonesia).
Air France-Klm, nel formulare la richiesta di acquisizione di Alitalia, ha predisposto un piano di riorganizzazione che prevede l’estromissione dell’Atitech dal perimetro delle attività che acquisterà, in quanto legata ad AZ Servizi. L’offerta del gruppo franco-olandese si è concentrata infatti sulle attività di volo di Az Fly ( che comunque vedrà il suo personale diminuire di circa mille unità), escludendo la manutenzione pesante, l’informatica, l’amministrazione, i call center e parte dei servizi dell’handling aeroportuale.
In bilico vi è la sorte di 925 lavoratori: agli 850 di Atitech , 700 diretti e 150 che gravitano nell’indotto, bisogna aggiungere i 75 del Centro direzionale di Napoli che lavorano nella direzione amministrativa e nei sistemi informatici di AZ Servizi.
Quest’ultima è controllata al 51% da Az Fly e al 49% da Fintecna, la Finanziaria per i Settori Industriale e dei Servizi che fa capo allo Stato.
Il piano di Air France-Klm  prevede che il controllo di AZ Servizi passi a Fintecna, che salirà nel capitale fino all’80%. Il restante 20%, in mano ad Alitalia, sotto il comando francese dovrebbe progressivamente diminuire nel tempo fino ad azzerarsi.
Essendo Fintecna una mera finanziaria non potrà garantire un piano industriale,ed è molto probabile che poi rivenderà Atitech a terzi.
Alcuni, nell’ambito dei sindacati, riportano che per il futuro già si fanno i nomi di Finmeccanica e della sua controllata Alenia Aeronautica, che ha stabilimenti a Casoria, Nola e Pomigliano d’Arco, in provincia di Napoli.
Davanti a tutto questo i lavoratori non sono stati a guardare: lunedì 10 marzo si è svolta una assemblea molto partecipata, a cui è seguita una manifestazione a Roma, il 19 marzo, davanti la sede dell’Alitalia alla Magliana. Al loro arrivo i dipendenti hanno trovato ad attenderli un nutrito schieramento di forze dell’ordine in tenuta antisommossa che, nel corso della manifestazione, ha caricato e ferito 2 lavoratori.
Sul versante italiano si ascoltano soltanto i proclami dei politici che, con l’avvicinarsi delle elezioni, non perdono l’occasione di fare campagna elettorale sulla pelle (ancora una volta) dei lavoratori.   
Mercoledì 26 marzo c’è stato un incontro tra i dirigenti di Air France e i vertici di Alitalia e sindacati. Spinetta, numero uno della compagnia francese, essendo l’unico concorrente per l’acquisizione della compagnia di bandiera italiana, ha imposto delle condizioni sulla base del “prendere o lasciare”. Air France-Klm conferma quindi la sua offerta, che comprende esuberi per circa 2100 lavoratori, sparsi fra i vari settori.
Lunedì 31 marzo è iniziato un nuovo incontro tra l’azienda francese e le sigle sindacali (Filt-Cgil, Fit-Cisl, Ugl, Sdl, Anpac, Up, Anpav e Avia). La Uil ha abbandonato il tavolo delle trattative, chiedendone la sospensione fino alle prossime elezioni politiche.

Intanto,  è slittato a domani il secondo “round” delle trattative previsto per questa mattina.

I sindacati chiedono ad Air France-Klm di modificare il piano industriale, presentato nei giorni scorsi, a cominciare dal nodo degli investimenti, della flotta e del perimetro aziendale. Ma, secondo quanto si apprende da fonti sindacali, Spinetta avrebbe subito chiarito che il piano presentato da Air France-Klm è confermato e che ora i sindacati devono fare le loro osservazioni. Mentre Maurizio Prato, presidente dell’aviolinea italiana,  precisa che i tempi sono "molto stretti".

Le sigle sindacali rimaste al tavolo negoziale stigmatizzano poi la scelta della Uil Trasporti di rompere il "rapporto unitario". In una nota congiunta, non firmata però dai piloti dell’Anpac, Filt-Cgil, Fit-Cisl, Ugl, Sdl, Up, Anpav e Avia puntano l’indice contro questa decisione "non preannunciata dalla stessa Uil che ha scelto di abdicare al proprio ruolo per partecipare da comparsa al teatrino becero della campagna elettorale".
Per quanto riguarda il fronte della mobilitazione,oggi un gruppo di circa 200 lavoratori si è allontanato dalla sede della compagnia per andare ad occupare la vicina stazione di Muratella lungo la linea ferroviaria che collega Roma con l’aeroporto di Fiumicino. Il blocco è stato poi tolto, con la manifestazione che si è spostata al Centro direzionale, sulla Magliana.

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