7 maggio
CHIVASSO (TORINO) – Un operaio edile di 33 anni, Fabio Castaldelli, di Strona (Biella), è morto stamani precipitando dal tetto di un edificio in ristrutturazione, nella frazione Cascina Risaia di Villareggia (Torino). L’operaio, che lavorava per la ditta Perossi di Vigliano (Biella), è morto sul colpo. È caduto da un’altezza di 12 metri, sbattendo su di un ponteggio e sfracellandosi poi nel cortile. A causare la caduta sarebbe stato lo scivolamento della vittima su una lamiera da sistemare nel sottotetto.
LECCO – Un ferito rimane ricoverato in condizioni gravissime con riserva sulla prognosi, l’altro è in miglioramento. È questo il quadro della situazione clinica riguardo l’imprenditore e il tecnico ricoverati ieri all’ospedale di Lecco per gli effetti della violentissima esplosione avvenuta alla ditta Frigerio di Lecco, con ogni probabilità per una reazione chimica nella lavorazione e movimentazione di rifiuti e reflui industriali. Le maggiori preoccupazioni sono per Giuseppe Frigerio, 59 anni, contitolare della ditta, ricoverato con politrauma e ustioni di secondo grado: si trova attualmente ricoverato nel reparto di rianimazione in condizioni gravissime soprattutto per il trauma cranico subito nell’incidente. Il secondo ferito, Francesco Pane, 49 anni, anche lui ricoverato con politrauma e trauma cranico, è in via di miglioramento. Attualmente è ricoverato in Chirurgia e le sue condizioni non appaiono più così preoccupanti.
6 maggio
BONIFATI (COSENZA) – Il titolare di un’impresa edile, F.G., di 46 anni, è rimasto gravemente ferito stasera in un incidente sul lavoro accaduto nella frazione Cittadella del Capo di Bonifati. L’uomo si trova ricoverato in prognosi riservata nell’ospedale di Cosenza per una frattura al cranio. L’uomo, mentre stava eseguendo dei lavori di ristrutturazione di un’abitazione privata, è caduto da una scala in ferro da un’altezza di circa due metri battendo violentemente la testa. Subito soccorso l’imprenditore è stato portato nell’ospedale di Cetraro dal quale, vista la gravità delle sue condizioni, è stato trasferito in quello di Cosenza.
BREDA DI PIAVE (TREVISO) – Un operaio di 39 anni dipendente di un’azienda di Padova è ricoverato al reparto grandi ustionati del capoluogo euganeo per le conseguenze di un incidente sul lavoro accaduto in un’azienda chimica di Breda di Piave (Treviso). Secondo quanto si è appreso l’uomo, nel manovrare un tubo che trasportava acido solforico, sarebbe stato investito da un getto della sostanza riportando ustioni in varie parti del corpo. Le sue condizioni sono gravi ma non è in pericolo di vita.
5 maggio
TUSCANIA (VITERBO) – Tre operai sono rimasti gravemente ustionati a causa di un’esplosione che si è verificata questa mattina alle 8.30 nel laboratorio con annesso deposito della Pantech Srl, un’azienda che produce dispositivi anticalcare per la depurazione dell’acqua e sistemi per la riduzione dei consumi dei carburanti, situato nei pressi di Tuscania, in provincia di Viterbo. Uno dei tre, Salvatore Mario Pandolfo,di 50 anni, residente a Viterbo, è in coma, con ustioni sul gran parte del corpo, ed è ricoverato nell’ospedale Sant’Eugenio di Roma. Le sue condizioni sono state definite gravissime dai medici che lo hanno in cura. Gli altri due feriti, dipendenti della società, sono Paolo Segato, residente a Vetralla e Paolo Romanini, residente a Corchiano. Entrambi sono ricoverati in prognosi riservata nell’ospedale Belcolle di Viterbo.
ROMA – Un uomo di 31 anni, originario del Bangladesh, è morto dopo essere stato travolto da un trattore a Castel di Leva, una borgata nella periferia sud-ovest di Roma.
ASTI – Un agricoltore è morto schiacciato dal suo trattore mentre stava ultimando l’aratura di un campo in forte pendenza. L’incidente si è verificato in provincia di Asti nella serata di ieri, ma dell’accaduto si è appreso solo oggi. Poco dopo le 20, alla periferia di Calosso d’Asti, Giorgio Grasso, 73 anni, che abitava in paese, alla guida di un grosso trattore stava finendo di arare un campo scosceso di sua proprietà, quando il veicolo si è rovesciato schiacciandolo al posto di guida. Inutili i pronti soccorsi. Il decesso nel giro di pochi minuti. Quello di ieri sera è il quarto incidente mortale in agricoltura in provincia di Asti dall’inizio dell’anno. L’anno scorso i morti nell’Astigiano per infortunio sul lavoro in agricoltura sono stati sette e, di questi, quattro schiacciati dal trattore ribaltato.
3 maggio
MONOPOLI (BARI) – Un operaio di 60 anni è morto questa mattina folgorato da una scarica di corrente elettrica mentre era al lavoro nei campi a Monopoli, a una quarantina di chilometri da Bari. L’uomo, Francesco Laneve, stava eseguendo lavori di potatura nella masseria ‘Pezze di Sole’, in località Sant’Oronzo, dopo essersi sistemato sul cestello sollevatore del proprio trattore. Probabilmente ha urtato alcuni cavi dell’alta tensione restando folgorato da una scarica di corrente che l’ha preso tra il collo e le spalle.
MILO (CATANIA) – Un operaio romeno di 30 anni, Codurt Tetedilia, è morto travolto da uno degli alberi che, assieme al fratello – che non è rimasto coinvolto nell’incidente sul lavoro – aveva abbattuto in un castagneto di Milo, sull’Etna. L’uomo sarebbe rimasto schiacciato da uno dei tronchi che i due fratelli avevano accatastato sulla cima di una collinetta, che sarebbero scivolati per un improvviso smottamento del terreno. I lavori erano svolti da un’azienda autorizzata, che aveva ottenuto l’appalto per un disboscamento della zona.
SPEZZANO ALBANESE (COSENZA) – Un agricoltore, Giuseppe Ferraro, 31 anni, di Spezzano Albanese, è morto in un incidente sul lavoro avvenuto nella frazione Apollinara di Corigliano Calabro (Cosenza). L’uomo era alla guida di un trattore che, per cause in corso di accertamento, si è ribaltato schiacciandolo. Ferraro è morto all’istante.
2 maggio
PESARO – Un agricoltore, Paolo Rossini di 78 anni, è morto schiacciato dal suo trattore a Poggio Elia, frazione di Pennabilli, in provincia di Pesaro-Urbino. Al momento dell’incidente l’uomo era a bordo di un trattore, con un rimorchio carico di legna. L’agricoltore è morto sul colpo.
FIRENZE – Tre operai sono rimasti gravemente ustionati in due diversi incidenti sul lavoro avvenuti oggi in provincia di Firenze. Due sono stati investiti dalla fiammata di una bombola a gas, mentre un terzo è stato colpito da una scossa elettrica in un cementificio. L’incidente con la bombola è avvenuto sul tetto di una casa in località San Donnino, nei pressi di Firenze. I due operai, entrambi albanesi, uno di 29 e l’altro di 32 anni, lavoravano alla coibentazione dell’edificio con la stesa di guaine di catrame. Per un probabile problema tecnico, il gas sprigionato dalla bombola si è infiammato ustionandoli entrambi. L’altro incidente ha coinvolto un marocchino di 38 anni mentre lavorava all’impianto elettrico di un cementificio in località Passo dei Pecorai, nel Chianti fiorentino. Colpito da una scossa elettrica a 340 volts, l’uomo è stato trasportato in elicottero a Careggi. L’ operaio ha riportato ustioni di primo e secondo grado alle mani e al volto.