Continua la mobilitazione degli operai a Pomigliano d’Arco -comunicato stampa-

Dopo lo sciopero, i presidi di questa mattina al primo turno, dalle 06.00 alle 14.00, durante i quali ci sono state cariche della polizia, e dopo l’assemblea presso la sala Borsellino, è iniziata la mobilitazione ai cancelli per il secondo turno. Cresce la tensione, con la polizia che minaccia ancora una volta di intervenire. All’assemblea, indetta dal Cobas del Lavoro Privato-aderente Confederazione Cobas e dalla FLMUuniti- Cub, hanno partecipato alcune centinaia di operai, tra cui iscritti e responsabili sindacali della Fiom. Tutti hanno concordato che i 316 formati, destinati ad un fantomatico polo logistico, non debbano essere esternalizzati, ma continuare ad essere dipendenti Fiat all’interno dello stabilimento.
Su questa vicenda che si delinea sotto tutti gli aspetti come un atto di arroganza e di intimidazione del management Fiat gli avvocati del Cobas del Lavoro Privato e della FLMUniti-Cub agiranno per vie legali.
Il Piano Marchionne, avversato sin dal primo momento dal sindacalismo di base, si è rivelato per quello che è: intensificazione dei ritmi, attraverso un disciplinamento da caserma e espulsione per quegli operai e quelle organizzazioni sindacali che si oppongono allo sfruttamento e alla precarietà .
Anche le segreterie di Fiom,Uilm, Fim e Fismic ammettono che nell’incontro tenuto con i vertici Fiat alla sede dell’unione industriali a Roma il 2 apr. 2008, non sono emersi elementi rassicuranti riguardo i 316 lavoratori e che l’azienda ha confermato che il polo logistico sarà all’esterno dell’azienda.
Nei prossimi giorni saranno messe in atto altre iniziative di lotta e di propaganda sui territori, con gazebo e presidi

Pomigliano d’Arco, 4.04.08

Cobas del Lavoro Privato- Confederazione Cobas
FLMUniti-Cub

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